martedì 26 giugno 2007

Appunto

Ieri ero depresso e incazzato. Ho detto che sapevo come fare per stare meglio.
Appunto.
Ieri ho arrampicato. 4 vie molto carine. L'ultima forse non avrei dovuto farla, ero distrutto, era (per me) un po' tosta, e faceva veramente troppo caldo. Gli avambracci erano diventati acciaio, e la via era un po' unta.

Ma sono queste situazioni in cui ti senti bene, in cui devi tirare fuori tutte le palle che hai, e salire, magari su una tacchetta che "uhm mi sa che non tiene", appeso per un dito che "fanculo se era appena piu' largo ci stava pure l'altro dito", bestemmiando contro lo spit che e' giusto 2cm troppo lontano (accidenti ad essere bassi!). E quando ti sei alzato abbastanza, rimpiangendo gli appoggi 5cm piu' bassi (sarebbe stato bello, ma sei tappo, ti devi alzare per arrivare a quel maledetto spit), il braccio che ti aveva avvertito gia' da tempo che non ne voleva piu' sapere, le gambe che cominciano a tremare, finalmente arrivi a mettere il rinvio. E nel momento critico in cui devi recuperare corda per passarla nel rinvio (il momento in cui se cadi sono cazzi amari) ti allunghi verso il moschettone invocando la Madonna del Rinvio.

Ma quando sei arrivato in cima, per quanto sporca tu l'abbia salita, per quanto male abbia messo il peso, per quanto ti possa fare incazzare vedere gente che e' andata su come se camminasse sulla spiaggia, be', cazzo ce l'hai fatta! E per farcela hai dovuto metterci tutti i tuoi muscoli, tutta la tua testa e soprattutto la tua anima.

Non servono i muscoli, non serve l'agilita'.
Quello che serve e' trovare qualcosa che non sai se puoi fare, tirare fuori il coraggio, buttarci l'anima e farla.
Per qualcuno puo' essere una marcia longa, per qualcun altro imparare photoshop. Per me e' arrampicare.

lunedì 25 giugno 2007

Un altro lunedì

Un altro lunedi'. Un'altra settimana comincia, come se niente fosse, anche quando vorresti solo stare a letto tutto il giorno, sperando di sorvolare questo giorno come tanti altri. Un altro giorno in cui vorresti andare in una bella piazza affollata e gridare a piu' non posso. Forse solo per dimostrare che esisti, forse per spezzare la monotonia, poter dire la tua una volta tanto a questo mondo che, cazzo, mai che si fermasse una volta. Sentirsi trascinati contro la propria volonta' non e' bello. Vorrei poter fermare l'orologio, fermare me stesso, prendermi un po' di tempo per capire, per pensare, anche solo non-essere per qualche istante.

Un altro lunedi' in cui lamentarsi che il we non e' andato come ti aspettavi. Ma quando mai e' cosi'? Se mi accontentassi non sarei io.

Un altro lunedi' per combattere la depressione domenicale. So come combatterla, ormai mi conosco: esci, muoviti, arrampica, nuota, corri, muovi i muscoli, accarezza la roccia, suda. Esperimenta la natura. Questo funziona: la pieta soprattutto, e' la' da tanto tempo. La pietra ha i suoi tempi, e sono incredibilmente lenti. Che senso ha farsi una via in 2 minuti? La roccia non scappa. Prenditi il tuo tempo, libera la mente dal resto del mondo. Appiglio, appoggio, appiglio. Fermati, guarda, un altro appiglio, un altro appoggio... I tempi del mondo sono diversi. Cercare quello che sentiamo nostro in questo momento e' fondamentale; essere in sintonia con il mondo e' la cosa piu' importante. Ma a volte non e' facile l'accordatura: il diapason a volte ha un suono debole, fuori c'e' rumore, le nostre orecchie non vogliono ascoltare e le armoniche sembrano tutte uguali. Pazienta.

pazienta.

Ogni tanto, quando meno te lo aspetti, arriva il momento. L'accordatura perfetta. E' un vecchio strumento, si scorda subito. Ma vale la pena di vivere per quel momento.